Wednesday 12 November 2014

GQ Italy features "THE EROTIC OUTSIDER" /// Paris Photo 2014

Type 42 (Anonymous) "Jane Fonda 34-22-34" 1960s-1970s, mixed media on photography, 8.3 x 10.8 cm, Courtesy Galerie Susanne Zander / Delmes & Zander

GQ Italy features "The Erotic Outsider"

Fotografia erotica, l’occhio di 5 outsider
"Ossessionati dalle donne. A volta da una sola. Sconosciuti per (quasi) tutta la vita. Oppure ancora anonimi. Cinque voyeur scoperti tardi, per caso, stanno girando le Biennali e il mondo. Sono gli autori di “The Erotic Outsider”: da scoprire, adesso, a Paris Photo


Morton Bartlett (1909 – 1992) aveva un segreto perfettamente mantenuto: gli piaceva scolpire bambole di legno, e dipingerle così bene da farle sembrare reali, e poi vestirle con le combinazioni che creava lui, e infine fotografarle. Lo ha fatto per tanti anni, dal 1936 al 1963, giocando con 12 bambole femmina e 3 bambole maschio, all’insaputa di chiunque, collezionando centinaia di immagini con un palpabile alone erotico. Le ha impacchettate e chiuse a chiave in una credenza di casa sua, a Boston. Finché è morto. E nel 1992 qualcuno ha aperto le ante del mobile, scoprendo la magnifica ossessione di Morton (le bambole di Bartlett sono in mostra anche al Lacma di Los Angeles fino al 31 gennaio 2015).

Miroslav Tichy (1926 – 2011) costruiva macchine fotografiche con materiali di scarto e le faceva funzionare. Era uno ai margini, che si lavava poco e che viveva in una baracca di legno, quando non era ospite di un carcere (sono gli anni della Primavera di Praga) o di un ospedale psichiatrico.
Aveva deciso di scattare cento foto al giorno, ogni giorno. I suoi soggetti erano spesso le donne, femmine imperfette, una calza smagliata, colte un po’ alla sprovvista, un po’ da lontano, un po’ impolverate, magari sbiadite. Tichy poi le stampava – macchie chimiche e impronte di dita facevano parte del tutto – e le incorniciava nel cartone. Il mondo si è accorto di lui quando un critico d’arte, Harald Szeemann, lo ha portato alla Biennale di Arte Contemporanea di Siviglia del 2004.

Eugene Von Bruenchenhein (1910 – 1983) lavorava in una panetteria ma era appassionato di storia, di botanica (era l’assistente di un fiorista e coltivava cactus, di cui riempieva la casa del padre) e di sua moglie Eveline Kalke, soprannominata “Marie”. La loro liason si è nutrita di voyeurismo e si è consumata su set casalinghi, tra carte da parati e tende alle finestre, con Marie volenterosa interprete delle fantasie del marito. In 50 anni, dagli anni Trenta alla sua morte, avvenuta nella totale povertà, Von Bruenchenhein ha esplorato varie forme d’arte, ma sono le sue foto erotiche (inedite fino a poco tempo fa e presentate con onore all’ultima Biennale d’arte di Venezia) che lo renderanno famoso.

Günter K. è il dirigente di un’azienda di Colonia. Margret è la sua segretaria. E la sua amante. Da maggio del 1969 a dicembre 1970. Lui ha 36 anni ed è un maniaco del controllo che annota tutto sul diario, dalle patate mangiare a pranzo da lui ai cicli mestruali di lei, all’angolo di penetrazione del suo pene quando fanno sesso. Lei ha 24 anni e si lascia ritrarre per anni. Mentre si spoglia, allo specchio che si trucca, sdraiata sotto una coperta, davanti a un paesaggio di montagna. Di quei giorni, finiti dopo l’aborto che ha concluso la gravidanza di Margret, restano 350 foto e una perversione un po’ borghese senza lieto fine.

Anonymous “Type 42” identifica un fotografo e la sua dotazione di pellicole Polaroid, un blocco di 950 fotografie di cui non si conoscerà forse mai l’autore, una scoperta fatta dall’artista Jason Brinkerhoff a New York. Sono screenshot di attrici colte mentre scorrono le immagini di un loro film in televisione, in un’epoca in cui non si poteva ancora fare conto sul fermo-immagine dei videoregistratori: primi piani, corpi resi eterni in posizioni equivoche, a volte incorniciati dallo schermo, altre no. Una ossessione datata tra il 1969 e il 1972, testimonianza voyeuristica della brama di un uomo.

“The Erotic Outsider” è il progetto che Susanne Zander e Nicole Delmes della Galerie Susanne Zander portano a Paris Photo, dal 13 al 19 novembre." (...)

Galerie Susanne Zander / Delmes & Zander
at Paris Photo 2014
Grand Palais, Booth D23

www.gqitalia.it
www.parisphoto.com

1 comment:

  1. This comment has been removed by a blog administrator.

    ReplyDelete